Mattina
Ore 5.30 – I tamburini percorrono le vie del centro storico per dare la sveglia alla città e ai protagonisti della Corsa: i Capitani e i Capodieci dei Ceri. ore 7: Visita al Cimitero per ricordare i Ceraioli defunti.
Ore 8 – Si celebra la Messa presso la Chiesetta di San Francesco della Pace, (dei Muratori). Al termine della celebrazione religiosa avviene l’estrazione dal bussolotto dei capitani che saranno in carica fra due anni.
Ore 9 – Le tre statuette lignee di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio vengono portate fuori dalla Chiesetta e sistemate sull’apposita barella per essere portate in solenne processione per le strade della città, fino alla sala dell’Arengo del Palazzo dei Consoli, dove già si trovano i Ceri.
Ore 10 – I ceraioli e le istituzioni si ritrovano a Porta Castello per la distribuzione dei “mazzolin di fiori”. Si compone la sfilata: la aprono i tamburini, seguiti dalle bandiere delle contrade e dei quartieri e dalla banda della città di Gubbio. Seguono a cavallo i Capitani, il trombettiere e l’alfiere, poi i rappresentanti delle istituzioni e i gruppi separati dei ceraioli, ognuno preceduto dai propri tamburini, dalle bandiere delle Famiglie, dai Capodieci dei tre Ceri.
Ore 11.30 – L’alzata dei Ceri è uno dei momenti più intensi e affascinanti della Festa. Il Primo capitano, l’Alfiere e il Trombettiere entrano a cavallo nella Piazza e, ai piedi della scalea del Palazzo dei Consoli, inizia la cerimonia dell’investitura. Il Primo Capitano riceve dalle mani del Sindaco la chiave della città e dal Vescovo la benedizione. Subito dopo, dal Palazzo dei Consoli esce il secondo Capitano con la spada sguainata in segno di saluto verso la folla e ordina l’apertura completa del portone del Palazzo. Nel frattempo, le barelle vengono allineate verso il lato sud della Piazza. I tre Ceri, salutati dagli squilli del trombettiere, escono da Palazzo, orizzontali sulle spalle dei propri ceraioli. Il montaggio dei Ceri è un’operazione importante e delicata, che si chiama “incaviamento” e fissa saldamente alla barella i Ceri, mentre altri ceraioli fissano sulla sommità dei Ceri le statue dei tre Santi. A questo punto il Secondo Capitano dà il segnale dell’alzata ai tre Capodieci che, saliti sulle stanghe del proprio Cero ancora in posizione orizzontale, lanciano le brocche e si spingono in avanti alzando, con l’aiuto degli altri ceraioli, in verticale i Ceri che iniziano subito la corsa, portati a spalla da gruppi di ceraioli.
N. B. l’ordine della corsa è immutabile: Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio Con l’alzata la prima parte importante della festa si è compiuta e inizia la “mostra”. I Ceri, ognuno per suo conto, passano nelle vie della città, rendendo omaggio alle famiglie ceraiole, per poi essere sistemati in Via Savelli, su piedistalli di legno lavorato, detti “ceppi”, quattro per ogni Cero, che li tengono sollevati da terra di circa 140 cm. I piedistalli simboleggiano le arti attinenti ai Ceri.
Pomeriggio
Ore 17.00 – la Statua di Sant’Ubaldo, in solenne processione, parte dalla Cattedrale scende in Piazza Grande dove è accolta dal suono a distesa del Campanone. Da qui procede con un percorso inverso a quello dei Ceri. Nel frattempo le mute dei ceraioli si sono disposte lungo il tragitto e aspettano la partenza. All’incrocio tra Via Dante e Via Savelli la processione si ferma, il Vescovo benedice i Ceri e si avvia verso la chiesa dei Neri.
Ore 18.00 – Inizio della corsa
Ore 18.30 – Ripartenza dopo la prima pausa
Sera
Ore 19.00 – Girate della sera in Piazza Grande
Ore 19.45 – Arrivo alla Basilica in cima al Monte Ingino
Ore 20.30 – Ritorno dei Santi in città